Google premesse negative

Google non potrà più suggerire, lo dice il garante !
Termina l’opportunità di dare indicazioni !

Una sentenza in Genova inibisce i “suggerimenti digitando nella sua barra di ricerca”. Ispirava danno per un azienda. La sentenza: Google “condannata”: Garante Privacy ordina di cancellare la “ricerca assistita”

Succederà anche per tutti le attività che segnalano “parti ora” o “domani prendi l’ombrello pioverà” ?

Premessa tecnologica per ottenere dalla profilazione una “guida alle scelte” !

Il business di condizionare la vita delle persone diventa più nebuloso per google ?

La differenza tra dire e fare #verybello #stocaz2o

Per sviluppare il territorio dalle sue eccellenze, generando imprese ed occupazione, bisogna tirarsi su le maniche e darsi da fare. Coinvolgere attori in relazioni, che generano opportunità e lavoro, anche usando il digitale. Inefficace cercare soluzioni effimere nei “portali”, dove non si sà se si parta (per dove) o si arrivi da qualche parte.

Il compito del governo centrale o locale e territoriale, sembra continui a confermare il dar spazio ad azioni di marketing nel digitale (e non solo), con il dubbio che l’ignoranza continui ad essere lo spendere per soddisfare, senza reale beneficio immediato (resa) o futuro (d’investimento) al popolo contribuente, che lo consente con le proprie tasse pagate, il cui fine resti il consenso nella sola arroganza dell’autoreferenzialità.

http://mgpf.it/2015/01/25/verybello-le-mie-considerazioni-tecniche.html
http://mgpf.it/2015/01/25/verybello-le-mie-considerazioni-tecniche.html

Recente l’esempio rappresentato dal portale verybello.it . Una grafica e funzionalità dubbia (di cui alle note tecniche) sembra essere frutto della più leggera analisi nel costruire progetti di comunicazione.
Affidandosi ad “esperti consulenti di comunicazione e grafica digitale” forse da tempo fermi su schemi che del coinvolgimento e partecipazione (web 2.0) non hanno conoscenza.
Eleggendolo (con la registrazione del dominio, effettuato a nome degli stessi o riferendosi a utenti stranieri senza lingue aggiuntive, che ingrosseranno i soli 13 Ke già spesi) tra le peggiori storie della rete italiana (ricordiamo italia.it costato 40 Mke): frutto d’esperti e committenti reciprocamente a caccia di cassetto e visibilità, con progetti inutili e da incompetenti, che molti chiamano “portali”, degni di una borsa di studio in Internet dell’anno 2000.

Conferma dell’inutilità di un portali a se stanti nel turismo , lo spunto nel mondo reale già oggetto di un post , e’ evidente dall’analisi d’interesse sulla domanda già esistente, dove si può agire positivamente per costruire percorsi estesi a tutte le attrazioni, naturali e artistiche Italiani.

https://www.facebook.com/raimondo.bruschi/posts/10206317587678668

Per inciso: Dalla analisi infografica della foto allegata, si può dedurre che solo nel momento in cui si vende Sirmione o Venezia , i quali godono di maggiore visibilità e redditività sul turista straniero, si può abbinare la proposta di una visita a Pompei, che come analizzato non sta proporzionalmente nelle prerogative di scelta.
Opportunità che si può cogliere là dove accade, sul pc a casa del turista al banco dell’agenzia, ovunque si colga il sogno di un vacanza in Italia per Expo2015.
Dove, e mentre, si vende la panna montata “a forte domanda” si può cercare di associare il “pane”, per pur buono che sia, in proposte sinergiche d’esplicito bundle o indotto,  che se degustato con tecniche indotte potrà divenire cibo quotidiano. Prendere il cliente là dove compra non in una vetrina da presentare tra tante, che è la definizione edotta di un “portale a se stante” nell’accezione del caso.

Tradotto: Non si può sperare di vincere, sperando che il “nostro turista” digitando nel motore di ricerca, a casa sua in NewYork o Cina, sul suo PC “Expo2015” arrivi al “nostro portale” che valorizza la zona, i valori o prodotti gastronomici, ci trovi e preferisca come meta alla cara Sirmione o Venezia, ricordata nelle gondole sulla TV della vicina, cimelio del viaggio che fece in Italia.

E’ possibile ottenere risultati utilizzando il digitale come punto di partenza o di supporto, ma con sforzi e presupporti diversi, conoscendo la rete e i suoi meccanismi, che come per tutti i canali di vendita e promozione deve ragionare e soddisfare la condivisione d’interesse di molteplici attori, dando ad ognuno il proprio carico di sforzo e impegno di promozione, per ottenere una sinfonia di successo, che può avere o trovare da un sito web (o portale) il volano per partire o arrivare. 

Per non solo criticare chi fa, ma a testimonianza di come si possa fare :Concretamente realizzato da qualcuno che la rete la conosce
https://www.eccellenzeindigitale.it
– trovano spazio le testimonianze filmate, già sinonimo di tradurre investimenti in lavoro e creazione di nuovi patrimoni digitali da utilizzare e diffondere :
https://www.eccellenzeindigitale.it/storiedisuccesso
– formazione e opportunità di nuova occupazione e presidio del territorio con una rete d’esperti geolocalizzati e di tutto l’indotto che creino :
– Convoglimento di enti locali come le Camere di Commercio, regionali e centrali come Unioncamere e Mise, in un esperienza che scala e uniforma, oltre che amplificare :
https://www.eccellenzeindigitale.it/supportosulterritorio
– Che promuove l’export https://www.eccellenzeindigitale.it/export e le valutazioni interattive e specifiche :
– Soddisfando la sostenibilità economica e di diffusione del mezzo propria :
https://www.eccellenzeindigitale.it/ilmiopiano#/start1
ecc.. il sito “eccellezzenzeindigitale” è citato solo per farne un’esempio concreto
Seminare è un attività da sostenere, ma gettare il seme al vento sperando che trovi terreni fertili, è un peccato descritto anche nelle sacre scritture.

Alcune opinioni in rete : 

Matteo Giovanni Paolo Flora  in un’ analisi tecnica
Un suggerimento di Riccardo Luna il Digital Champions Italiano
Un post di Raimondo Bruschi.

Sappiamo dove sei e cosa fai sempre

Leggo presunte fughe di massa da facebook, perchè troppo invasivo della privacy o pieno di publicità. Ma forse c’e’ di peggio, qualcuno conosce dove e quando siamo SEMPRE, senza averlo richiesto ! Unica differenza è che avviene forse in modo meno evidente !

Come puo’ avvenire ?

La mia risposta ed esperienza su facebook è:
“ciò che vedi è ciò che dovresti preferire vedere”
Interventi sciocchi, risultato di tanti click, su amicizie leggere o indirette, preferenze desunte (il sistema analizza le abitudini creando dei collegamenti logici, dovrebbero rappresentare le preferenze dirette o indotte)

Quando scrissi in Facebook, prima di una pausa pranzo, che “avrei mangiato di più dopo aver visto il prosperoso seno della consigliera lombarda alla regione lombardia” per giorni mi propose visite a piacenti femmine. vedi anche EDGERANK, algoritrmo di facebook

Tanti post pubblicitari ? :
A parte quelli ricorrenti di noti giornali, che ripropongo con titoli ad effetto, scandali e sensazionalismi, recentemente la politica di visualizzazione dei post in Facebbok e’ cambiata, forse in favore di peggior forma.
Lo si deduce leggendo un articolo che descrive come cambia attività dei community manager , professionisti del settore. Si comprende come “la disponibilità ad investire”, condizionerà forse in danno della Piccola Media Industria (spesso poco propensa all’innovazione), che ne aspirava in visibità a basso costo, basta leggerlo in facebook ti vedono se acquisti post promozionati e ci stanno pure già gli Spot:

Ma google, il grande aiutante delle rete, con i suoi servizi gratuiti, non forse cosi consapevolmente per l’utente, tratta tutti i nostri spostamenti fisici :

Utilizzare gmail, seppur ricordato e ripetutamente, a differenza di un proprio indirizzo email presso un qualsiasi provider a pochi euro (15 eu anno, per 5 indirizzi email personali ed utilizzabili da tutti i componenti della famiglia o funzionali, con aggiuntivi altri 5 euro si ottiene  il proprio blog o www. Grande consiglio disatteso a scapito della gratuità di utilizzare Gmail ) traccia e censisce tutta la corrispondenza.
In questi giorni si denuncia facebook di farlo nella messaggistica ma da sempre la grande G lo fa !

Pochi vedono e sanno, cosa di peggior accade con Google: 
tutti immaginano che google tracci l’uso dei suoi servizi e le preferenze espresse, con il censimento di tutte le richieste e pagine visitate tramite il suo famoso motore di ricerca conservandone la cronologia. Ma in fondo l’uso gratis e con estrema comodità di un motore di ricerca, non può interessare se profili l’utente, un prezzo da pagare, nulla e’ gratis.

Ma mai avremmo immaginato, senza uso di satelliti ed espressa volontà, che qualcuno potesse sapere dove e cosa facciamo SEMPRE !

Nell’immagine ed il filmato a seguire l’evidenzia nei percorsi e orari.

Non solo in movimento in auto, ma dentro casa propria (questo e’ il mio di stamane) :

come mi sono spostato oggi dentro a casa mia secondo google
come mi sono spostato oggi dentro a casa mia secondo google

Google registra sempre, con dovizia di dettaglio, ogni spostamento significativo, in ogni nostro momento di tutta la giornata. Premi qua per vedere tutti i tuoi spostamenti, conservati fino a 30 giorni precedenti ad oggi (o per tale periodo massimo ne da possibilità di consultazione).

Il grafico posto nella zona inferiore, indica l’incidenza di spostamento media, dandone rappresentazione e traccia geografica nella cartina. (confermo la sera dopo un pò di televisione, dalle 2 alle 4 di notte o lavorato senza spostarmi al PC, alle 4 sono andato a nana al piano sopra, poco prima delle ore 8 sono sceso per proseguire al PC fino alle 10. Ingrandendo si puo’ dedurre dove sia la mia camera, il pc, e pure la stanza con la tv. Il tutto in uno spazio di movimento che è di 30 metri percorribili in vista aerea) Nel mio caso come ben specificato da Google stessa la “Distanza massima dalla località di partenza e’ 0,013 km”

Di seguito riprodotto in filmato registrato, (i tuoi spostamenti live e consultabili on line li trovi premendo qua) si evince chiaramente come Google ad esempio tenga nota esattamente dei miei movimenti effettuati in un centro commerciale. Allargando la cartina riporta pure il nome dei negozi che ho visitato e dal grafico dei tempi di spostamento quanto mi ci sia fermato.

per cui:

Google conosce orario di sveglia, in che stanze ci si sposti. Ma anche quali negozi si visitino, in un centro commerciale, in che ordine, per quanto e con che percorso. Dove si sia andati, come e quanto ci sia spostati in quell’ambiente. Per pur chiuso che sia, senza usare i satelliti da 007 o complesse apparecchiature di sua installazione !

Si può disattivare la funzione (ma chi lo sa che sia attiva) richiamando la pagina che si trova con complesse ricerche. Vero che sono esposti e illustrati i singoli aspetti della privacy a propria tutela ma non richiedendone espressa attivazione  !

Inutile cantar vittoria se non si possieda un telefono Android (sistema operativo per cellulari fatto da google per molti produttori indipendenti). Non essendo difforme per altri produttori di telefoni (APPLE per esempio, con la sua app preinstallata “trovami”) o Microsoft con Windows per tel.cellulari. Oppure con l’uso di programmi su qualsiasi sistema operativo da cellulare  (What’s up per fare un esempio) sempre on line, che posso trasmettere anch’essi la nostra posizione in continuo e ovunque. Ma questi, non danno modo di consultare in modo cosi esplicito e comprensibile, ciò che si potrebbe sapere e verificare di ogni nostro spostamento, anche solo di qualche decina di metri nelle pareti domestiche.

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Fotografo al di la del mezzo usato

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GETTA LA MACCHINA FOTOGRAFICA ed impara a fotografare senza mai scattarne una.

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Le foto al link sono tutte tratte solo dal servizio di google “street view” (dove sta fotografata la casa, il quartiere, il tuo luogo di vacanza o di lavoro di chiunque di noi)

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vedi fotografie